Quando si parla di tradizioni di Siena si associa sempre la città toscana al Palio. Ma ce ne sono molte altre: Siena è infatti molto ricca di cultura, grazie anche al fatto che qui nacque una delle più antiche università al mondo. Ma non solo: Siena ha una tradizione notevole anche per quanto riguarda il buon vino. Ecco allora quali sono le principali tradizioni di Siena, apprezzate tanto dai locali quanto dai turisti.
Il Palio
Il motivo per cui Siena è associata al Palio è presto detto: questa corsa di cavalli è uno degli eventi più importanti del folklore italiano, e si tiene due volte l’anno nella maestosa cornice di Piazza del Campo. Attira turisti da tutte le parti del mondo e viene trasmessa in TV, ma è impossibile spiegare il Palio a chi non è di Siena o a chi non appartiene a una contrada. Durante i giorni che precedono l’evento la città si ferma, in strada non si parla d’altro, tutti sono in fibrillazione. Poi viene il giorno della gara, che si trasforma in una vera e propria festa popolare, specialmente nelle strade della contrada vincitrice, che esplodono in un tripudio di canti e balli.
A differenza di molte altre rievocazioni storiche che si tengono da altre parti d’Italia, il Palio è una tradizione che i senesi non hanno mai abbandonato. Non si tratta di mostrare il folklore ai turisti o rivangare il passato: semplicemente il Palio a Siena è così sin dal 1633. I fantini gareggiano per l’onore della contrada, e il vincitore viene elevato a eroe locale almeno fino al palio successivo.
L’università
Ma ci sono altre tradizioni ben radicate nella cultura senese. Una di queste è una vera e propria istituzione: l’università. Fu fondata nel 1240, e questa data così lontana la porta di diritto nell’elenco delle università più antiche del mondo.
A differenza delle università fondate a quei tempi, il modello giuridico dell’ateneo di Siena si basava sulla diretta organizzazione del comune, a differenza di Bologna, che si basava sull’iniziativa studentesca, o Parigi, che si basava sull’amministrazione dei docenti. Le prime scuole fondate nel 1240 furono quelle di Medicina e di Diritto. La sede centrale è nell’ex monastero di San Vigilio, e risale all’XI-XII secolo.
Oggi, quasi 800 anni dopo, l’UNISI ha sedi distaccate in tutta la Toscana, e conta quasi 16 mila iscritti. Sono giovani e meno giovani, che nel XXI secolo si ritrovano specialmente sulle piattaforme online per collaborare a distanza e scambiarsi appunti e informazioni (clicca qui per gli appunti più aggiornati dell’Università di Siena). I corsi di laurea dell’università di Siena sono di primo e secondo livello, oltre naturalmente a quelli a ciclo unico. Dopo la laurea, l’Università organizza corsi di specializzazione, master di primo e secondo livello, e dottorati di ricerca.
Il vino
Infine, un’altra delle tradizioni di Siena è legata al buon vivere e al godersi ogni momento. Stiamo parlando del vino, vero e proprio marchio di fabbrica della provincia e di tutta la Toscana. D’altronde la nota regione del Chianti è per buona parte all’interno della provincia di Siena, e sempre a Siena si trovano borghi come Montepulciano e Montalcino, ben noti agli appassionati di vini di tutto il mondo.
Girando senza meta per le strade collinari della provincia di Siena, troverete molti riferimenti al Gallo Nero, lo storico simbolo della lega militare del Chianti, un antico rimando alle lotte medievali tra le repubbliche di Siena e Firenze, che richiama una leggenda relativa ai confini tra le due aree, secondo la quale il confine doveva essere stabilito dal punto d’incontro di due cavalieri, uno in partenza da Firenze, l’altro da Siena, che sarebbero partiti in contemporanea al canto di un gallo.
Il gallo di Siena fu scelto bianco, quello di Firenze invece nero, il quale per chissà quale motivo cantò in piena notte, molto prima dell’alba. Pertanto, il cavaliere da Firenze partì molto prima, e avvantaggiato dall’orario “conquistò” in questo modo la porzione di Chianti originariamente parte della repubblica di Siena.