Il Pluriball, anche chiamato Ariball o in italiano “mille bolle”, è uno dei materiali da imballaggio più diffusi al mondo. Nasce nel 1957 grazie all’ “errore” di due ingegneri americani: i due, infatti, ambivano a produrre un nuovo tipo di carta da parati che però non venne apprezzata dal mercato. Presto, però, ci si rese conto di come questo nuovo materiale avrebbe potuto assumere un ruolo di maggior spicco se impiegato nel settore dell’imballaggio e dei trasporti. Il Pluriball è molto usato per proteggere dagli urti oggetti fragili. Esso è presente in commercio sottoforma di rotoli o fogli tagliati su misura, ma anche buste e sacchetti, adatti ad ogni impiego. Inoltre, il Pluriball è impermeabile e anche resistente agli strappi.
Caratteristiche tecniche del Pluriball
Il Pluriball è realizzato con una pellicola di nylon e presenta sulla superficie delle bolle d’aria di dimensione variabile. In caso di urto meccanico, sarà la bolla d’aria a scoppiare, senza causare danni all’oggetto protetto dal Pluriball. Inoltre, la presenza di bolle rende la pellicola resistente agli strappi e, se sottoforma di sacchetto o busta, adatta anche al trasporto di oggetti pesanti. Il Pluriball è molto pratico e di semplice utilizzo, nonché facile da reperire e riutilizzabile.
La scelta del Pluriball più adatto
Le varie tipologie di Pluriball si differenziano tra loro per due caratteristiche principali: la dimensione delle bolle e la grammatura del film. La dimensione delle bolle può variare da un diametro di 10 mm fino a 30 mm o microbolle, a seconda dell’applicazione. Il Pluriball con bolle di piccole dimensioni è molto leggero e sottile ed è adatto ad avvolgere oggetti di forme varie, adattandosi perfettamente al profilo. Le bolle di dimensioni maggiori sono impiegate per imballare oggetti molto voluminosi e fragile e per le lunghe spedizioni.
Tra varie tipologie di Pluriball può variare la grammatura, ossia il peso del film per unità di area. Le grammature in commercio vanno da 30 g/m² fino a 300 g/m². Lo standard si attesta sui 115 g/m². La grammatura leggera è ovviamente più sottile e quindi le bobine risultano essere meno ingombranti; inoltre, il costo è più basso.
Pluriball per esigenze particolari
Il Pluriball avente una grammatura leggera è spesso accoppiato ad uno o più strati di altri materiali, al fine di conferire al prodotto ottenuto le caratteristiche desiderate. Ad esempio, al fine di rendere il Pluriball più resistente lo si abbina a due strati di polietilene in film per realizzare sacchetti e buste. Il Pluriball è posto tra i due strati al fine di attutire gli eventuali urti. Un’alternativa al polietilene è la carta, disponibile in varie colorazioni. Un’altra soluzione spesso in commercio è il Pluriball abbinato all’alluminio, per garantire isolamento termico ammortizzando gli urti.
In commercio si trova anche il Pluriball antistatico, ideale per imballare apparecchiature elettriche ed elettroniche. Esso deve essere conforme alle norme UNI ISO atte a garantire un certo livello di resistenza inferiore al limite prefissato. Il Pluriball antistatico è impiegato per disperdere le cariche statiche in modo che queste non vadano a danneggiare i componenti elettronici contenuti al suo interno.