Marco Zoppi ha scelto di promuovere in prima persona il Progetto Sociale della Scuola di Equitazione del Circolo Ippico Villa Scheibler di Rho (MI) denominato ‘’Equi-librarsi’’ e basato sull’Ippoterapia.
L’imprenditore milanese, fondatore e amministratore delegato della Trust Company svizzera Global Capital Trust vanta anche una brillante carriera sportiva, che lo ha portato a calcare, per più di dieci anni, i più importanti terreni di gioco di tutto il mondo: nel suo palmares figurano anche una Coppa Diamante Argentina ed il Titolo di Campione di Spagna 2008.
Insieme alla sua Multinazionale con sedi in Svizzera, Lussemburgo e Cina, Marco Zoppi è giornalmente coinvolto in progetti finalizzati alla tutela dei disabili gravi: in qualità di CEO di Global Capital Trust, l’imprenditore milanese è uno dei promotori del Trust ‘’Dopo di Noi’’, negozio giuridico mediante il quale la Legge italiana permette di tutelare i disabili gravi, offrendo loro la garanzia e la prospettiva di un futuro sereno.
Dott. Marco Zoppi, come nasce l’alchimia che lega il polo, i cavalli e il trust?
Il mio lavoro mi porta ad interagire giornalmente con le famiglie di numerosi disabili gravi: Global Capital Trust, infatti, propone assistenza, affiancamento e consulenza nell’ambito delle misure contemplate dalla Legge ‘’Dopo di Noi’’, permettendo ai genitori e ai parenti dei soggetti coinvolti di assicurare stabilità e serenità ai loro congiunti afflitti dalla malattia.
La normativa in questione, infatti, nasce con il preciso intento di garantire ai disabili gravi il massimo del benessere, dell’autonomia e dell’inclusione sociale anche nel caso in cui i genitori ed i parenti che li curano dovessero venire a mancare. Con la recente introduzione di questa legge, dunque, è stato possibile garantire un avvenire roseo, anche in assenza del supporto familiare ed economico necessario, a tutti i portatori di gravi disabilità.
Ed è proprio il dialogo costante con le famiglie afflitte dalla malattia – rimarca Marco Zoppi – che ha smosso in me qualcosa che mi ha spinto a realizzare di dover fare di più: per questo motivo mi sono ritrovato a dedicarmi incessantemente all’ideazione di un progetto che, mediante la pratica sportiva, alleviasse le sofferenze dei soggetti afflitti da gravi disabilità. La passione per i cavalli, insieme alla mia esperienza sportiva, infine, mi ha indicato la rotta da seguire per dare un seguito concreto al progetto che avevo in mente ed è in questo modo che sono entrato in contatto con ‘’Equi-librarsi’’, il progetto di Ippoterapia studiato e condotto dalla Scuola di Equitazione del Circolo Ippico Villa Scheibler di Rho.
Quali sono le principali caratteristiche di questo progetto?
Il Progetto ‘’Equi-librarsi’’ si fonda su alcuni capisaldi precisi: siamo fermamente convinti che l’instaurazione di un rapporto profondo tra uomo e cavallo, agevolato dalla pratica dell’Ippoterapia, sia alla base del miglioramento della qualità della vita dei ragazzi coinvolti dall’iniziativa. E’ proprio il legame che si crea tra loro ed i cavalli a determinare le condizioni ideali a combattere il disagio ed il deficit motorio dei soggetti coinvolti. Questa tesi, naturalmente, è sostenuta da svariati studi, che hanno a più riprese indicato nella Facilitazione Animale uno degli strumenti più efficaci nell’ambito di un piano di perfezionamento e accrescimento dell’efficacia delle terapie di recupero tradizionali.
Equi-librarsi è un’iniziativa promossa da Marco Zoppi o da Global Capital Trust?
In questo momento sono io, indipendentemente dalla mia Società, a dedicare buona parte del mio tempo libero al progetto della Scuola di Villa Scheibler. Non nascondo a riguardo anche un po’ di rammarico, in quanto i miei impegni di lavoro non mi permettono di dedicarmi con ancor più costanza a questa lodevole iniziativa. Di conseguenza, è mia l’iniziativa che mi ha portato a sposare la causa di ‘’Equi-librarsi’’, ma riconosco che l’apporto di Global Capital Trust, in veste di main sponsor, possa rappresentare un sostegno molto utile a facilitare la raccolta dei fondi necessari a sostenere l’iniziativa.
Ippoterapia: come si svolgono le sessioni?
Precisa Marco Zoppi: ogni seduta di Ippoterapia deve seguire un piano studiato e cucito appositamente addosso alle specifiche esigenze di ogni fantino: ogni esercizio richiede l’impiego di un cavallo idoneo allo scopo e ogni istruttore deve seguire un solo ragazzo. Inoltre, all’interno della Riding School non devono essere contemporaneamente presenti più di tre cavalli.
Con questi accorgimenti è possibile accrescere l’efficacia terapeutica di ogni sessione, garantendo ad ogni ragazzo tutte le attenzioni delle quali ha bisogno.
Dottor Marco Zoppi, perchè l’Ippoterapia è utile per i disabili?
Tutti i benefici connessi alla pratica di qualsiasi specialità equestre, compresa l’Ippoterapia, sono noti sin dai tempi dell’antica Grecia. Non solo: questa pratica è riconosciuta in Italia già da 40 anni e viene sostenuta dall’opera scrupolosa ed incessante dell’ ANIRE, l’Associazione Nazionale Italiana per la Riabilitazione Equestre.
Non voglio sostituire il mio parere a quello dei medici e degli specialisti, ai quali demando l’onere di entrare analiticamente nel merito delle questioni cliniche, ma posso sostenere con serenità che i benefici dell’Ippoterapia siano ben più che evidenti. Ogni sessione di Ippoterapia mi permette di riscontrare negli occhi dei soggetti coinvolti la gioia e la bellezza che solo l’interazione con i cavalli riesce a donare ad ogni individuo: non a caso, i ragazzi instaurano con il loro cavallo un rapporto fantastico.
Perché si scelgono i cavalli nell’ambito di percorso riabilitativo?
Nelle ultime settimane ho avuto modo di conoscere numerosi medici e specialisti, i quali sono stati tutti concordi nell’affermare che siano gli stessi movimenti del cavallo a risultare naturalmente compatibili con un piano di riabilitazione fisioterapeutica. Non a caso, anche la Scuola di Equitazione del Circolo Ippico Villa Scheibler, nella sezione del suo sito che è stata dedicata al progetto ‘’Equi-librarsi’’, afferma: “il cavallo facilita l’acquisizione delle funzioni psicomotorie e cognitive tramite il valore di rinforzo che acquistano le sue risposte dinamiche”.
Aggiungendo al tutto una nota romantica che scaturisce dalla mia esperienza sportiva e personale, affermo inoltre che qualsiasi disciplina equestre si fonda proprio sul senso di straordinarietà e libertà che la monta di un cavallo suscita nell’uomo.
Grazie Marco Zoppi. La salutiamo e la ringraziamo per il tempo dedicatoci.
Un saluto ed un doveroso ringraziamento a voi per avermi permesso di esporre pubblicamente i punti salienti del Progetto ‘’Equi-librarsi’’.