Il mondo dell’ingegneria, dell’architettura e delle costruzioni si sta dirigendo sempre di più verso due ambiti: la sicurezza sismica e la progettazione sostenibile. Questi due ambiti che da anni sono due direttrici fondamentali nella progettazione estera stanno trovando finalmente il giusto spazio anche nel nostro Paese godendo di sostanziosi incentivi statali.
In particolare l’interesse verso le case antisismiche non è più solo qualcosa di temporaneo dovuto al recente ricordo di una tragedia evitabile, ma un lavoro continuo di messa in sicurezza del patrimonio edilizio in quanto tutto il territorio italiano è a rischio sismico. In generale un costruzione è definita antisismica se è in grado si sopportare le sollecitazioni dovute ai sismi prevedibili nella zona in cui sorge. Il territorio italiano è infatti diviso in quattro zone soggette a differente rischio sismico.
Dal punto di vista ingegneristico, una costruzione antisismica deve soddisfare almeno due requisiti minimi: non deve crollare in seguito a terremoti di elevata intensità e non deve subire danni significativi o comunque sproporzionati per effetto di terremoti di intensità medio-bassa. In altre parole deve garantire per prima cosa la sicurezza e l’incolumità delle persone per grandi terremoti e garantire l’integrità dell’edificio per terremoti minori. Non esistono materiali in assoluto migliori di altri per rispondere ad un sisma: l’importante è che siano materiali di eccellente qualità e che siano rispettate le prescrizioni fornite dalle Norme Tecniche delle Costruzioni 2008 per erigere case antisismiche.
Nella progettazione di un edificio si devono rispettare determinati requisiti costruttivi come la minima sezione di travi e pilastri nel caso del cemento armato o gli spessori minimi nella muratura. Altrettanto importante è la regolarità in pianta e in alzato degli edifici, preferendo una costruzione compatta ad una articolata e un allineamento delle aperture. La forza del sisma è data dal prodotto dell’accelerazione di quest’ultimo per la massa del corpo da lui investito (ovvero l’edificio). Per diminuire l’intensità della forza sismica si dovranno ridurre al massimo le masse in gioco e proprio per questo il legno, caratterizzato da grande flessibilità e leggerezza, è un’ottima soluzione per costruzioni antisismiche.
Il secondo requisito per una casa moderna riguarda la tutela per l’ambiente, ma cosa si intende con casa ecologica? Un edificio per essere definito “sostenibile” può rispondere a varie richieste ed esigenze. Alcuni semplici esempi per ottenere buoni risultati potrebbero essere l’adozione di energie rinnovabili come pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica e di pannelli solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria. Altra possibilità potrebbe essere quella di raccogliere in una cisterna l’acqua piovana per poter riutilizzare in seguito nell’irrigazione del giardino. Più in generale per ottenere buone prestazioni energetiche del proprio edificio si dovrebbe avere un ottimo isolamento termico cercando di ridurre al massimo i ponti termici presenti. Proprio gli infissi sono il punto più debole dal punto di vista termico è perciò fondamentale scegliere quelli a risparmio energetico per ridurre al minimo le dispersioni di calore.