Come funziona il cashback di stato

Il cashback di stato è un espediente che il governo italiano ha messo in campo per rivitalizzare l’economia e, al contempo, spingere i propri cittadini sempre più verso l’eliminazione totale del contante.

Secondo l’iniziativa messa in atto è possibile recuperare fino al 10% della spesa effettuata tramite carta (con un massimo di 1.500 euro a persona). Ma come funziona realmente il cashback di stato?

Per molte persone, come è stato per l’introduzione dello scontrino elettronico a inizio 2020, il funzionamento di questa innovazione non è ancora del tutto chiaro. In questo articolo cercheremo di far luce su questa particolare soluzione attuata dal nostro governo, cercando di comprenderla sotto ogni punto di vista.

Cashback di stato: cos’è e come funziona

Attiva dall’8 dicembre 2020, per entrare in vigore durante lo shopping natalizio, questa soluzione non ha precedenti per quanto riguarda l’ambito italiano.

Di fatto, il cashback è ottenibile usando carte di credito, carte prepagate, PagoBancomat ma anche app di pagamento (come Google Pay o Apple Pay). Per capire come ottenere e gestire carte e servizi simili, consigliamo di dare un rapido sguardo al sito www.quantomicosta.net. Va comunque sempre tenuto conto il fatto che, a questo tipo di iniziativa, possono solo aderire solamente gli esercizi commerciali fisici.

Questa decisione è stata presa dal governo italiani per non andare a ingrassare ulteriormente i colossi digitali (come Amazon ed eBay) che hanno già un giro d’affari abbondantemente ricco.

Il cashback di stato è un’iniziativa, affiancata alla Lotteria degli Scontrini, che punta alla chiara eliminazione della piccola evasione fiscale e, secondo i politici di turno, tagliare fuori le grandi catene di distribuzione che vendono sul web.

Secondo quanto riportato sulla Gazzetta Ufficiale, è possibile accedere al rimborso esclusivamente chi ha effettuato un numero minimo di 50 transazioni attraverso pagamenti elettronici. Il rimborso è effettuabile solo fino a un valore massimo, per singola transazione, di 150 euro.

Per ogni transazione, dunque, la quantità massima di cashback ottenibile è pari a 15 euro. Quindi, per esempio, se voi pagate un artigiano 170 euro, vi verranno comunque accreditati sempre 15 euro.

Per quanto riguarda il rimborso, tramite l’Agenzia delle Entrate, sono stati fissati tre periodi ben distinti, ovvero:

  • 1 gennaio 2021-30 giugno 2021;
  • 1 luglio 2021-31 dicembre 2021;
  • 1 gennaio 2022-30 giugno 2022.

Una volta conteggiato l’accredito che spetta e che, stando alla regola sopra citata, non può essere riconosciuto per una spesa mensile superiore ai 1500 euro , questo viene erogato attraverso un bonifico, su un conto corrente dotato di Iban. Lo stesso codice Iban, deve essere fornito dal cittadino nel momento in cui aderisce al programma del cashback di stato.

Come aderire al cashback di stato

Come già accennato, per poter accedere al cashback di stato è necessario aderire a questo progetto. In tal senso, è bene ricordare che è necessario:

  • essere residenti in Italia;
  • aver compiuto 18 anni;
  • avere sul proprio dispositivo mobile l’app IO.

La registrazione, attraverso il software, prevede l’inserimento di alcuni dati personali come il proprio codice fiscale e un Iban dove, come già detto, verrà effettuato il successivo rimborso.

Chi rientra nella suddetta categoria di persone può partecipare a questo progetto, anche se in famiglia sono già altri a prendere parte allo stesso. Infatti è indirizzato alla persona fisica singola.

Il super cashback

Oltre al cashback di stato appena descritto, a partire dal 1 gennaio 2021, sarà disponibile un “super cashback”.

Questo è costituito da un premio che ammonta a 1.500 euro, che possono aggiudicarsi i primi 100.000 consumatori a raggiungere il maggior numero di transazioni.