A partire dal primo luglio 2017 anche ad architetti e ingegneri, alla stessa stregua di tutti gli altri professionisti, è stato esteso lo Split Payment: di cosa si tratta?
In buona sostanza di una procedura che attribuisce al cliente l’ onere della contribuzione dell’IVA in luogo del fornitore.
Letteralmente “scissione dei pagamenti”, si tratta di una forma di liquidazione IVA che prevede che nei rapporti tra aziende o professionisti e la Pubblica Amministrazione sia quest’ultima a contribuire l’imposta relativa alla transazione, al contrario della regola generale secondo cui l’IVA viene addebitata in fattura al cliente e poi versata alle casse dell’Erario dal fornitore.
Il motivo di un siffatto sistema?
Il tentativo di ridurre l’evasione fiscale.
Tuttavia, l’uso di questi due strumenti determina un problema non da poco per le aziende, in particolare quelle di piccole dimensioni, vale a dire la mancanza di liquidità, che prima veniva garantita proprio dall’IVA derivante dalle transazioni, usata per finanziare le attività nel breve periodo prima del raggiungimento dei termini di contribuzione: è per questo che sono previsti dei rimborsi IVA ai fornitori da parte della PA.
La “scissione dei pagamenti” a partire dal 6 giugno 2014 va indicata espressamente nelle fatture elettroniche emesse verso la Pubblica Amministrazione (che, ricordiamolo, deve contribuire l’IVA); tuttavia l’obbligo non riguarda:
- i contribuenti del regime dei minimi che non applicano normalmente l’IVA alle loro fatture
- i professionisti che utilizzano la ritenuta d’acconto
- tutti coloro che applicano la reverse charge, cioè l’inversione contabile, che impone che sia il cliente a trasferire l’ammontare IVA dovuto.
Tutto questo come si traduce nella modalità di fatturazione di un architetto o un ingegnere?
Che nel netto a pagare non viene più conteggiata l’IVA che, se dovuta, viene versata direttamente dall’Ente, a patto che sia specificato come destinatario della fattura un Ente della Pubblica Amministrazione.
Inoltre, come ovvio, la scissione dei pagamenti è riportata anche nell’esportazione della fattura in formato elettronico (XML), in modo da poterla importare e completare nell’applicativo gratuito dell’Agenzia Entrate per la Fatturazione Elettronica.
Vista l’ampiezza delle categorie coinvolte (vale a dire lo Stato italiano, gli organi statali, gli enti pubblici, i consorzi formati da enti pubblici, la CCIAA, le università, le ASL, gli ospedali, i professionisti, le società pubbliche, le società per azioni), non sarebbe molto più comodo, veloce e sicuro affidarsi a dei professionisti che possano occuparsi non solo della fatturazione elettronica in funzione del lavoro svolto, ma anche per la Gestione Documentale, i sistemi di firma (come la Firma Grafometrica e la Firma Elettronica Avanzata), la Conservazione Digitale, la Gestione delle Infrastrutture IT, il supporto e l’affiancamento nelle attività necessarie alla tutela della Privacy e alla Protezione dei Dati?
Se la risposta a questa domanda è sì potete contattare un’azienda specializzata come quella di COPYING SRL.